Il 17 marzo 2011 Mercatopoli Alba Adriatica festeggerà l’Unità d’Italia, nella convinzione profonda che le nazioni debbano UNIRE i popoli, e che i confini fisici di una nazione sono solo convenzionali!
L’Italia è un paese unito politicamente da 150 anni, ma è prima di tutto, storicamente un popolo antichissimo che ha vissuto, o subìto che dir si voglia, angherie dalla storia, che lo hanno portato ad essere diviso, in stati e staterelli, deboli e facilmente prede di paesi più forti, perché già uniti.
Garibaldi è stato la chiave di volta, l’uomo giusto al momento giusto. I posti giusti, questo genere di persone, li raggiungono! E vi operano!
Mercatopoli Alba Adriatica opera come negozio dell’usato e del vintage, parallelamente ai più classici mercatini dell’usato, per salvaguardare il presente e il futuro di questo nostro Paese, per il quale generazioni di giovani uomini e donne hanno dato la propria vita! La cultura del riuso può far compiere all’Italia il balzo epocale che davvero la porterebbe in Europa… in quella Europa di cui si è sempre fatti parte geograficamente, ma non culturalmente (nell’accezione sociale e non storica), chiunque abbia conosciuto da vicino i paesi mitteleuropei e nordeuropei, si rende conto dell’abisso che c’è da colmare. Il riuso, crea economia positiva, lavorando non per produrre cose, ma per produrre idee con le quali crescere; crea tempo libero, perché se non si ha bisogno di cose sempre nuove, semplicemente ne basteranno di meno!
Non ci servono più auto, ma ci serve che si studi un’alternativa all’auto! Mercatopoli Alba Adriatica vuole bene alla vecchia, cara, Italia che resiste, nonostante le randellate datele da uomini eletti e pagati per onorarla e accrescerla.
Il 17 marzo, 150°anniversario dell’Unità d’Italia … Mercatopoli Alba Adriatica festeggerà.
Dedichiamo al nostro Paese, e a chi è morto per l’idea della Libertà del popolo italiano, una splendida poesia di uno dei maggiori poeti italiani, Giuseppe Ungaretti:
Per i morti della Resistenza
Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce